Basilicata, Emilia, Liguria and Tuscany are school
Di Francesca Milano da Il Sole 24 Ore del 25/08/2009
Quattro regioni fanno scuola sulla trasparenza. Basilicata, Emilia Romagna, Liguria e Toscana hanno rispettato sia le norme imposte dall'articolo 21 della legge 69/2009 sia i tempi dettati dal ministro Renato Brunetta. Sui siti delle quattro regioni è possibile reperire - più o meno immediatamente - le informazioni su stipendi, curricula e recapiti dei dirigenti, oltre a quelle sulle assenze del personale. Le altre regioni, invece, non hanno ancora completato l'iter di " trasparenza ": nel sito del Veneto, per esempio, mancano i curricula dei docenti, mentre la Lombardia deve provvedere alla pubblicazione dei numeri telefonici e degli indirizzi e-mail. In Piemonte sono stati messi online solo gli stipendi dei dirigenti, ma mancano ancora le altre informazioni. L'operazione trasparenza procede - contrariamente a quanto riportato ieri per errore dal Sole 24 Ore - anche al ministero delle Politiche agricole. Attraverso il link posiziona-to sulla fascia di sinistra della home page è possibile collegarsi alla pagina dedicata all'operazione trasparenza. Mancano ancora le informazioni sugli stipendi: sul sito è stata pubblicata, infatti, solo una tabella sintetica anonima, con le retribuzioni per tipologia. «La valutazione individuale dei dirigenti - spiegano dal ministero - potrà essere attivata non appena il decreto Brunetta verrà approvato in via definitiva e con la sottoscrizione dei nuovi contratti individuali a seguito della riforma del ministero». Stipendi a parte, il ministero delle Politiche agricole ha messo in rete gli indirizzi internet e i numeri telefonici degli uffici. Semaforo verde anche per le assenze complessive, aggiornate a luglio. «L'analisi delle assenze di ogni singolo ufficio - sottolinea il ministero -sarà operativa a breve perché si sta adeguando il meccanismo di rilevazione automatica anche a livello periferico per i 18 uffici dell'Icq». Anche i curricula dei dirigenti sono consumabili online, anche se il ministero delle Politiche agricole non ha utilizzato il format indicato da Brunetta. «Abbiamo fatto grandi sforzi per rendere la struttura più efficiente e trasparente - sottolineano - e di certo continueremo in questa direzione».
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