Marea nera in Sardegna, il biologo marino: "Fondali salvi, ma bisogna raccogliere subito il catrame"
Oil spill in Sardinia, the marine biologist "Depth prejudice, but we must now collect the tar" tiscali.notizie
Oil spill in Sardinia, the marine biologist "Depth prejudice, but we must now collect the tar"
Claudia Walls
is still on high alert in the north coast of Sardinia after the spill, on 11 January, fuel oil from the dock of the E.on, Fiumesanto power plant in the port industrial area of \u200b\u200bPorto Torres (SS ). The contaminated material, driven by strong winds of recent days has come down to the beaches of Stintino, Capo Testa and Aglientu (Olbia-Tempio): coasts of white beach where il danno ambientale rischia di essere incalcolabile. I sindaci della zona protestano e chiedono l’intervento di Stato e Regione, mentre la Procura di Sassari si appresta a fare i nomi dei primi indagati.
Ma quali sono i rischi per una zona così pregiata e importante per l’economia locale basata sul turismo? Quale l’entità del danno e gli interventi opportuni? Lo abbiamo chiesto al dottor Luigi Alcaro, biologo marino dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che è stato nei luoghi colpiti dalla marea nera.“La fuoriuscita di oli combustibile è valutata tra le 17 e le 20 tonnellate in base ai dati della Capitaneria di Porto. Non sono quantità rilevanti, soprattutto rispetto a incidenti passati. Però si tratta di olio combustibile e quindi di una miscela di idrocarburi molto persistenti. Non è un materiale come il diesel e la benzina che sono volatili ed evaporano facilmente. Questo invece persiste nell’acqua, quindi bisogna effettuare una bonifica quanto più puntuale possibile anche in considerazione del fatto che l’area è particolarmente sensibile. Nella zona di Fiume Santo c’è stato un incidente simile nel febbraio del 2000 con quantità di catrame anche maggiori e di olio combustibile che affondava e rischiava di compromettere i fondali perché in questi casi la raccolta del materiale è molto più difficile. Un incidente apparentemente più grave, eppure the reclamation was made. "
But today the bottom are safe?" From the investigations made would seem so, although there are areas that have yet to be analyzed. The type of oil has a density less than unity and therefore tends to float. There may be areas where it is mixed with sand and making heavy going to settle on the bottom also because of the storms, but I'm cautiously optimistic. "
The mayors complain about the lack of resources and information available to them. What can I do to get reliable data? "We should make a serious patrol not only from the ground because certain areas of the coast can be reached only by sea."
Some say the damage is irrecoverable and now officially pretend to be able to finally take action to avoid jeopardizing the tourist season. She, as a coach, what do you think? "Personally, I was on the coast of Platamona (SS) where I saw patches of tar and shoot where he had already spoken with the reclamation. In the area of \u200b\u200bSanta Teresa di Gallura there were colleagues who have told me of a similar situation. "
So no warnings?" I do not think much complicated by the intervention should also ensure that there is a positive factor This oil below 20 degrees centigrade, and now the water is below this temperature, it is solid state. These pieces di catrame simili a grumi d’asfalto facilmente raccoglibili a mano anche dalle spiagge e dalle rocce. Questo prodotto è potenzialmente pericoloso ma è agevolmente gestibile con una bonifica ben strutturata.”
L’ipotesi solventi è quindi da bocciare?“Per carità, la cura sarebbe peggiore del male. I solventi sono a loro volta tossici e con del materiale solido ne servirebbero grandi quantità.”
La bonifica va quindi eseguita manualmente?“Si, coi mezzi meccanici si rischia di raccogliere troppa sabbia in una zona già colpita da fenomeni di erosione. Gli operatori e i volontari presenti sul posto stanno già facendo un buon lavoro visto che si tratta di un’opera da fare con rastrelli e palette. È una situazione di emergenza che non voglio sottovalutare ma, per quello che ho avuto modo di osservare, si può affrontare coi mezzi locali.”
I pescatori sono molto preoccupati. Ci sono problemi per i prodotti ittici della zona?“Sono più che altro problemi psicologici, come fu con l’aviaria, ad esempio. Non c’è il rischio di trovarsi sul piatto un’orata incatramata.”
25 gennaio 2011
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